I libri già pubblicati:
scorri la pagina

Tutto ha inizio una sera, durante una cena nella villa dei nobili Valeri. Un messaggero inatteso porta una convocazione per il Pretore Quinto Valerio Probo, membro del Senato e Magistrato civile alle dipendenze dell’Optimus Princeps Marco Ulpio Traiano. Il protagonista verrà convinto ad indagare su un caso dall’apparenza semplice: un furto di gioielli avvenuto ai danni del vizioso Senatore Gaio Curzio Lusore e di sua moglie, Claudia Pulcra, splendida e “terribile” nipote del Cesare Traiano. L’indagine si trasformerà invece in un’ardua sfida per il tenace investigatore e il suo giovane assistente, Eliodoro di Corinto. Misteriosi omicidi e sottili intrighi all’ombra di alcuni potenti personaggi della curia capitolina, dei quali si occuperà perfino il temuto Prefetto del Pretorio, Tiberio Claudio Liviano. Una corsa contro il tempo volta a soddisfare una semplice richiesta da parte dell’Imperatore: una conclusione rapida dell’inchiesta, che dovrà terminare necessariamente prima della nomina del nuovo governatore della ricca provincia romana di Lusitania.
Clicca sull'immagine per trovare il testo su Amazon.
Nell’anno 108 d.C. alcune strane morti di umili servitori stanno rischiando di rallentare i lavori del grandioso cantiere del foro e dei mercati traianei. In assenza di casi più interessanti, il Pretore Probo decide allora di occuparsi della vicenda, curiosando fra i responsabili delle ditte e finendo ovviamente per scontrarsi con il suo rude antagonista, il Prefetto del Pretorio. Sebbene l’iniziale situazione paia sotto controllo, il moltiplicarsi dei decessi e il coinvolgimento di illustri personaggi obbligano invece gli inquirenti a ricredersi, costringendoli perfino a bloccare i lavori tanto cari al Cesare. Mentre una terribile calamità rischia intanto di sconvolgere la vita di Roma e dei suoi cittadini, l’inchiesta si amplia svelando i foschi contorni di un letale intrigo gentilizio, un vero e proprio “vaso di Pandora” di menzogna e corruzione. Nel sempre più disperato tentativo di proteggere la dorata pax dell’Urbe, il nobile investigatore dovrà destreggiarsi fra senatoconsulti e “operai fantasma”, convivi di rappresentanza e pericolosi magnati, intraprendenti prostitute e persino bizzarre profezie. Quinto Valerio Probo riuscirà infine a risolvere l’enigma del foro, tacitando una volta per tutte le arroganti critiche dell’architetto Apollodoro di Damasco?
Clicca sull'immagine per trovare il testo su Amazon.
Nel febbraio del 109 d.C. il Pretore Quinto Valerio Probo e il suo giovane assistente Eliodoro di Corinto giungono al porto di Ostia per una rilassante visita di cortesia. La vita frenetica e brulicante dello scalo capitolino viene però improvvisamente sconvolta dal rapimento di un fedele amico e collaboratore dell’Imperatore. Con lo scomodo aiuto del Prefetto del Pretorio, il nobile investigatore decide di avviare le ricerche, ma l’indagine appare subito assai complicata. Gli indizi scarseggiano, i sequestratori sembrano inspiegabilmente sempre “un passo avanti” ai tutori della legge e le richieste di riscatto divengono di giorno in giorno più onerose e pressanti. La situazione si complica in seguito all’intervento di un’avvenente ma enigmatica chiaroveggente che giura di poter aiutare il Pretore offrendogli oscure rivelazioni dettatele addirittura dagli Dèi. Gli inquirenti saranno così costretti a superare tranelli e depistaggi, iniziando persino a sospettare dell’esistenza di una “talpa” fra le loro stesse fila. Vagando tra gli sfuggenti abitanti del porto alla frenetica ricerca di prove, Quinto Valerio Probo e Tiberio Claudio Liviano riusciranno a liberare il nobilissimo ostaggio e a catturare i sequestratori trascinandoli a giudizio dinnanzi al Cesare Marco Ulpio Traiano?
Clicca sull'immagine per trovare il testo su Amazon.
Dacia, anno 109 d.C. In uno degli accampamenti nella provincia appena conquistata stanno nascendo strani problemi. Lucio Giunio Volusiano, comandante della fortezza di Berzobis, ha inviato al Cesare epistole confuse e cariche di terrore. In quelle lettere ha raccontato di una tetra maledizione scagliata contro i romani da un potente druido locale, di inspiegabili incidenti, di un’oscura pestilenza e persino di spiriti dei morti tornati dall’Aldilà per tormentare i vincitori. Preoccupato da quelle righe, Marco Ulpio Traiano decide di inviare in missione l’investigatore Quinto Valerio Probo. L’impresa, però, si complicherà presto: la lontana provincia apparirà feroce e inospitale, mentre i rudi veterani di Berzobis si riveleranno assai poco predisposti a seguire la logica investigativa del patrizio. Alle prese con una situazione inconsueta e tesa, il nobile Valerio dovrà attingere a ogni propria risorsa pur di ottemperare agli ordini di Traiano. Confrontandosi con la paura del sovrannaturale e con la sempre più fondata minaccia di una sfuggente cospirazione concepita ai danni dell’Impero, il novello Generale riuscirà a concludere la missione, tornando sano e salvo nella dorata quiete romana?
Clicca sull'immagine per trovare il testo su Amazon.
Nel marzo del 109 d.C. il Pretore Quinto Valerio Probo è assente da Roma, spedito in Dacia per risolvere i misteriosi problemi dello sperduto accampamento di Berzobis. Ben contento di non ritrovarsi il noioso patrizio in mezzo alle calighe, tocca così al Prefetto del Pretorio l’onore e l’onere di far rispettare la giustizia nell’Urbe, ma soprattutto di rappresentare Traiano in un cruciale affare diplomatico. Tiberio Claudio Liviano è infatti chiamato a tessere gli accordi preliminari con una delegazione di ambasciatori orientali, prima di presentarli al Princeps. Sin dal principio, l’incarico si rivela più arduo del previsto: un efferato omicidio rischia di compromettere ogni negoziato, riaccendendo cupi venti di battaglia fra l’Impero romano e il regno dei Parti. Un delitto all’apparenza insensato, perpetrato in una stanza chiusa, all’interno di una dimora stracolma di guardie, obbligherà il focoso pretoriano a cimentarsi in un’indagine spinosa e complicata. Dovrà districarsi fra la necessità di rispettare le prerogative riservate agli stranieri e l’urgenza di dover piombare sul colpevole prima di far scoppiare una guerra. L’astuzia dello scorpione riuscirà ad avere la meglio sulle trame di un oscuro assassino ben deciso a rovinare i piani del Cesare?
Clicca sull'immagine per trovare il testo su Amazon.

 

_______________________________________________________________________________
Sito ideato e creato da Gianluca Stisi